Nuova Stagione 2022-2023 con Luca Rosetti
Ripartono i lavori a bordo di race=care.
Il bolide è finalmente tornato a Lorient ed inizia la preparazione per la nuova campagna Transat 2023.
Tra pochissimo inizieranno gli allenamenti per la stagione mini 2022 e la barca ha ancora bisogno di fare qualche lavoro in cantiere, prima di rientrare in acqua.
La grande novità di questa nuova stagione è il passaggio di testimone all’ altro Luca del nostro Team…per i prossimi 2 anni sarà Luca Rosetti a navigare assieme agli amici di Medici con L’Africa Cuamm e a portare per mare la doppia sfida: sportiva e solidale.
Conosciamo meglio Luca Rosetti
Luca Rosetti, classe 1995, è nato a Bologna ed è una giovane promessa anche se ha già partecipato alla Mini Transat del 2019. È un marinaio appassionato ed esperto.
Il mare lo frequenta fin da bambino: “Sono da sempre amante del mare e dell’acqua, benchè sia nato a Bologna.
Fin da piccolo i miei genitori mi portavano in piscina perché imparassi a nuotare e i miei nonni avevano una casa al mare. Passavo lì quasi tutta l’estate e mia mamma mi propose invece di stare sempre in spiaggia se volevo fare un corso di vela. Iniziai a fare un corso al Circolo del Savio, quello che era più vicino a casa nostra. Lì lavorava come istruttore anche Matteo Rusticali, figura molto importante e presente, sia nella mia storia velica, che da minista.
La prima settimana di corso non mi divertii, mi sembrò difficile gestire da solo un elemento esterno come un Optimist. Poi l’ultimo pomeriggio ho iniziato a capire e a fare i primi bordi tra le boe e da lì non sono più sceso, letteralmente. Dopo vari centri estivi e corsi base, passai al Circolo di Cervia dove c’era una forte squadra agonistica.
Ero deciso, anni dopo mia mamma mi raccontò che le dissi: “Non solo farò regate ma io vincerò il Campionato Italiano”. Dovetti guadagnarmi a fatica il posto in squadra e grazie anche all’allenatore Mauro Berteotti che ammiro molto crebbi sia a livello velico che personale. Dopo l’Optimist continuai con il Laser e poi provai a fare match race ma ero affascinato dalle storie di mare e avventura. Sentivo un forte richiamo, verso le lunghe navigazioni e l’oceano,” racconta Luca Rosetti.
Un futuro da navigatore solitario
Luca Rosetti e Luca Del Zozzo si sono conosciuti molto tempo prima di pensare a questa collaborazione.
“La prima volta in cui ho sentito parlare dei Mini 650 e della navigazione in solitario avevo circa dieci anni. Luca Del Zozzo partecipava ad una conferenza al Circolo di Cervia e raccontava della sua prima Mini Transat con il Pogo 2. Il suo racconto mi ha colpito molto e mi sono chiesto come facesse a gestire una barca con sette vele, in oceano.
Per me era già difficile gestire l’Optimist, una barca semplice. Pensavo a come erano le lunghe navigazioni in cui sono da considerare anche i fattori sonno, cibo, solitudine. Da un lato mi sono detto “ci vuole tanto allenamento per farlo” e dall’altro è scattata la prima molla “ci vorrei provare,” racconta Luca Rosetti.
“Il mondo dell’altura mi sembrava molto lontano, in termini fisici, dall’Adriatico dove mi stavo formando, quello dei Mini è un mondo francese. La navigazione oceanica mi sembrava quasi irragiungibile in termini di conoscenze ed esperienze, e anche da punto di vista economico ma ero ancora piccolo.”
Comunque, questo sogno primordiale mi ha spinto a leggere ed informarmi sulle in regate dei Mini 650 e sulla Mini Transat. Nel frattempo, è nato il progetto di Michele Zambelli, che essendo vicino a me geograficamente, è romagnolo e per età mi ha dato speranza.
Mi ha ispirato anche il progetto Mini di Matteo Rusticali, per me un mentore e una figura di riferimento. È stato il mio istruttore di vela e mi ha fatto il corso per diventare aiuto istruttore di primo livello. Quindi è stato molto presente nella mia vita velica,” racconta Luca Rosetti.
Il significato di navigare in solitario per Luca Rosetti
Dai primi bordi sull’Optimist con la difficoltà di gestire una barca da solo, all’esperienza sul Laser, Luca Rosetti matura la sua autonomia. Inizia anche ad apprezzare e amare questo modo speciale di navigare.
“La navigazione in solitario mi affascina, poiché una volta che sei in mare devi dipendere solo da te stesso, dalle tue decisioni. Maggiore è stata la mia conoscenza e presenza nel mondo dei Mini 650 più ho capito che quest’affermazione è vera.
Mi sono reso conto però, come dico anche presentandomi in pubblico, che per fare i solitari non si può essere soli. È necessario invece avere un team, degli sponsor, dei compagni di classe che lavorano con te e ti sostengono. Questa solidarietà a terra e in mare mi affascina e ho sentito che è un valore vero e vivo.
Nel 2019 ho realizzato il sogno di partecipare alla Mini Transat e ho testato di persona lo spirito di unione nella Classe Mini 650. In mezzo al mare se avevi un problema o eri in crisi c’era sempre qualcuno pronto ad aiutare e a ragionare insieme per risolvere la situazione. Lo stesso vale a terra, fin dalla costruzione di un progetto, soprattutto quando sei giovane, con poca esperienza e poche risorse economiche,” racconta Rosetti.
Mini Transat 2023 un progetto strutturato e ambizioso
Dopo la prima Mini Transat “di prova”, Luca Rosetti con la sua tenacia torna in Atlantico per costruire un progetto più strutturato.
“L’invito di Luca Del Zozzo ad unire le forse per un progetto comune con continuità nel tempo mi ha trovato pronto, era quello che desideravo. Dopo la prima Mini Transat, era grande il desiderio di rifarla ma avevo escluso di partecipare nel 2021 soprattutto per problemi di budget.
Poi volevo costruire un progetto serio, con una barca di nuova generazione e competitiva, con gli allenamenti, per poter puntare ad un risultato ambizioso. Dopo aver fatto una Mini Transat come esperienza e come avventura, bisogna farne la successiva puntando oltre, per ottenere un risultato sportivo.
Per questa da gennaio del 2022 mi sono trasferito in Francia a Lorient, per allenarmi e partecipre alle regate del circuito francese con il fine di preparare al meglio la Mini Transat del 2023,” conclude Luca Rosetti.